Napoli. “É una vertenza difficilissima e credo che la frenesia dimostrata dai ministri di questo governo non aiuti a gestirla nel migliore dei modi. Siamo a un punto paradossale e preoccupante. Quello che era l’obiettivo comune tra governo e organizzazioni sindacali, ovvero dare continuità lavorativa alle maestranze, alle donne e agli uomini di via Argine, non si sta realizzando. C’è un’ulteriore battuta d’arresto, non si capiscono più i tempi, l’unica data certa purtroppo è quella del 30 novembre che sancirà la fine del rapporto di lavoro degli operai”.
É quanto afferma il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, in merito alla vertenza Whirlpool.
“Noi vogliamo capire – precisa Ricci – come dare un’idea di futuro a via Argine, ma anche una stabilità occupazionale certa a chi ci lavora. Qualche ministro oggi fa dichiarazioni distensive, ma non possiamo accontentarci, perché, come ci dimostra la politica, hanno il sapore della provvisorietà”.
“Abbiamo bisogno di risposte immediate e certe. Il sito di via Argine – conclude Ricci – va salvaguardato, così come la sua vocazione industriale”.
