Chiesa di San Giacomo. La scuola adotta un monumento Casalnuovo di Napoli

L’Istituto Aldo Moro di Casalnuovo ha partecipato all’iniziativa della Fondazione Napoli Novantanove “La scuola adotta un monumento”

Valorizzare le bellezze storico-culturali del territorio attraverso il racconto di giovani ragazzi che per un giorno hanno assunto le vesti di Ciceroni. Questo è accaduto a Casalnuovo d Napoli grazie all’iniziativa “La scuola adotta un monumento” della Fondazione Napoli Novantanove. Gli alunni della scuola secondaria di primo grado dell’IC “Aldo Moro” di Casalnuovo hanno guidato i cittadini alla scoperta della bellissima Chiesa di San Giacomo Apostolo il Maggiore. La Parrocchia è un importante monumento del patrimonio storico-artistico del territorio.

«L”Istituto Aldo Moro è una scuola particolarmente attiva, da anni partecipano a questo progetto. Abbiamo fatto delle presentazioni anche a Palazzo Reale. I ragazzi sono bravissimi – dichiara Mirella Stampa Barracco, presidente della Fondazione Napoli Novantanove – Mi fa particolarmente piacere che grazie al lavoro dei ragazzi una parrocchia viene conosciuta ed adottata. Mettere in contatto la scuola con i monumenti produce un arricchimento per tutti. Per il monumento, in questo caso una parrocchia, ma anche per i ragazzi che iniziano a conoscere monumenti nuovi di cui si prendono cura».

L’iniziativa è realizzata anche grazie alla disponibilità dei parroci della Chiesa di San Giacomo, prima don Oreste Bonaiuto e ora don Mario Briante. Inoltre un ringraziamento per il patrocinio ed contributo va all’Amministrazione Comunale di Casalnuovo che ha presenziato all’evento nella persona dell’assessore al patrimonio Crescenzio Visone.

La scuola ha adottato la Parrocchia di San Giacomo che si trova sul corso Umberto di Casalnuovo, pregevole manufatto dei primi del 500 che appartenne, quale cappella privata, ai baroni Como di Casalnuovo

«I miei complimenti ai ragazzi per il lavoro svolto e per l’invito a prendersi cura del patrimonio storico e culturale della città» ha dichiarato l’assessore Crescenzio Visone. Il progetto ha una durata triennale. Ha visto, durante il primo anno, i ragazzi coinvolti nello studio e interpretazione non solo di fonti storiche ma anche di quadri e sculture. Le iscrizioni in lingua latina presenti su alcune epigrafe hanno consentito loro di approcciarsi anche ad una lingua che non studiano a scuola. «È sempre bello quando ci sono iniziative di questo tipo – ha dichiarato il sindaco Massimo Pelliccia – avvicinare i ragazzi al mondo dell’arte ed alla tutela del nostro patrimonio è bene per l’intera comunità. Significa che tutti noi, insieme, stiamo lavorando affinché i nostri beni architettonici e non solo possano essere apprezzati e tutelati dalle generazioni future».

I ragazzi dell’Istituto Aldo Moro si sono sentiti parte attiva del progetto didattico, hanno imparato divertendosi e sviluppando competenze trasversali. Gli studenti sono stati guidati ed incoraggiati dalle professoresse Menichini, De Cristofaro e Mocerino. Le professoresse hanno potuto usufruire del prezioso contributo dell’avvocato Mario Perna, studioso locale di storia della chiesa e appassionato di arte.

«L’iniziativa è parte delle scelte educative e didattiche dell’IC Aldo Moro. L’Istituto intende collocarsi nel territorio come luogo di formazione della persona. Come ambiente educativo che pone al centro della sua azione lo studente in quanto persona. in ogni suo aspetto. In una dimensione di costruzione attiva di saperi, competenze, relazioni umane e sociali – afferma la dirigente scolastica dell’Istituto Aldo Moro, professoressa Maria Rosaria Visone – Già da diversi anni il nostro Istituto persegue l’obiettivo di aprirsi al territorio. Oggi, collabora con Enti e associazioni per la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale della nostra cittadina».

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