Leonardo Papagni, Assocall Summit Tekmind

Valorizzare e tutelare coloro che operano nel settore dei call center e contestualmente accettare la sfida dettata dalle nuove incombenze normative per rilanciare il settore. Potrebbe essere riassunto così l’intervento di Leonardo Papagni, Presidente di Assocall, al Summit su Gdpr, Privacy e Call Center organizzato da Tekmind.

Assocall nasce nel 2013 e pur essendo un’associazione molto giovane raccoglie sin da subito un numero interessante di iscritti. La funzione di Assocall è stata un continuo supporto ai piccoli e medi imprenditori del settore. L’associazione datoriale iniziò offrendo consulenza giuslavorista. Attualmente fornisce anche consulenza sulla privacy. Il presidente Papagni invita sempre gli imprenditori a contattare l’associazione anche se dovessero avere bisogno di rappresentanza presso i committenti. Assocall non si è mai tirata indietro, ha affiancato i lavoratori in sede di giudizio per qualsiasi tipologia di evento e continua a farlo.

«La normativa vigente certamente non può non impattare nel settore dei call center, è una norma trasversale su tutti i soggetti che trattano dati di qualunque genere – dichiara il presidente Papagni – Sul call center, più che gdpr, impattano le nuove normative come il registro delle opposizioni che dal 27 Luglio è rinnovato». Oggi, infatti, anche i cellulari possono essere inseriti nel registro delle opposizioni. Inoltre bisogna aggiungere che Assocall sta lavorando ad un codice di condotta di cui è promotrice con altre dieci associazioni di categoria con diversi interesse.

«Questo progetto è stato depositato al Garante per l’approvazione e per renderlo attuativo ed efficace nel prossimo anno – spiega il presidente di Assocall – Questo codice di condotta avrà una serie di regole che abbiamo scritto con gli altri stakeholder. L’attività di contact center si va sempre piu ad articolare di nuove norme. Queste vanno a tutela dell’interessato e devono consentire a chi lavora legalmente di potersi distinguere da coloro che svolgono l’attività non in regola con le norme».

www.impresaitaliana.info

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