Il sindaco di Caserta definisce impraticabile la scelta di votare online al prossimo congresso del Partito Democratico
«Il voto virtuale è uno strumento che non appartiene alla natura politica del Partito Democratico e adottarlo ora, in extremis, significherebbe soltanto ottenere una fotocopia sbiadita della piattaforma Rousseau». Queste le parole del sindaco di Caserta, Carlo Marino, che commenta le voci, sempre più insistenti, che vorrebbero l’adozione del voto virtuale per scegliere il futuro segretario del Partito Democratico. In effetti le preoccupazioni, avanzate da più parti, sono tante. Se solo si passasse al setaccio quanto accaduto negli ultimi anni all’interno del Movimento 5 Stelle verrebbe pensarci non una ma cento volte.
Si è detto di tutto e di più sulla “partecipazione democratica” del partito fondato da Beppe Grillo
Se da un lato bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare riconoscendo al Garante del Movimento 5 Stelle di essere stato coraggioso e, probabilmente, visionario nella scelta di uno strumento che agli inizi del 2010 si conosceva poco. Dall’altro bisogna, con onestà intellettuale, fermarsi e leggere quanto si è scritto sulle votazioni, sulla piattaforma utilizzata per votare, sulle ipotetiche cordate dei candidati etc etc.
«Non sono procedure che si improvvisano e, soprattutto, le nostre modalità di partecipazione sono molto diverse. Il Pd vive della militanza nei circoli diffusi in tutto il Paese, di iniziative sui territori, di incontri nei luoghi reali. Sarebbe assurdo cambiare regole così importanti a pochi giorni dal congresso, con una simile leggerezza, come fossero questioni marginali. La stabilità delle regole è uno dei nostri tratti distintivi e rappresenta un forte collante per la nostra comunità politica. Si porrebbe poi, con il voto online, anche il tema della sicurezza e della trasparenza. Nodi che non possono certo essere sciolti improvvisando, in pochi giorni. La proposta di Schlein è quindi sbagliata e non praticabile. È preferibile, invece, attivarsi per mobilitare iscritti e cittadini, confrontarsi ogni giorno dal vivo con loro, con sudore e fatica. La partecipazione via monitor è, per fortuna, lontanissima dalla nostra storia e dalla nostra vocazione» ha affermato in una nota il sindaco Carlo Marino.