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L’avvocato Vizzino ha inoltrato la proposta al Governatore della Campania per arginare truffe di ogni genere che vengono realizzate ogni giorni sul territorio

I numeri sono da vero e proprio “olocausto” e in Campania le truffe allo Stato ed ai cittadini aumentano costantemente senza che si riesca a porre rimedio. Stando ad una ricostruzione dello Studio Legale Vizzino circa 13 casi al giorno denunciati alle forze dell’ordine e migliaia di cittadini e aziende che soccombono sotto i colpi di vere proprie organizzazioni criminali. Fino ad oggi sembrerebbe non essserci deterrente per evitare l’esclation, eppure una proposta di uno studio legale napoletano potrebbe porre un argine al fenomeno. O, almeno, prevenirlo.

Si tratta dell’istanza a firma degli avvocati Emma e Riccardo Vizzino che hanno inviato una richiesta direttamente al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, per attivare l’ufficio del “garante per il monitoraggio delle truffe”.
Nella richiesta, tra l’altro unica nel suo intento, si descrive la necessità di istituire detto ufficio per tutelare, innanzitutto le fasce più deboli del territorio.

Dagli anziani ai soggetti diversamente abili ai cittadini malati che, si legge nella missiva, sono “vittime di illeciti o sotterfugi che avvengono prevalentemente all’interno delle mura domestiche e che portano gli autori della truffa a far credere al soggetto di detenere qualche particolare qualifica di pubblica utilità (addetto a servizi essenziali, quali elettricità, telefonia o riscaldamento) ovvero proponendo qualche fantomatica operazione commerciale, così inducendo la persona a corrispondere una somma di denaro, più o meno ingente, per una prestazione in realtà mai eseguiti”.

Secondo i legali i rischi per gli utenti spesso sono nascosti in pratiche assolutamente fasulle ma innocue in apparenza.

E’ il caso dei siti web piuttosto che dei call center, delle truffe finanziarie online, delle frodi negli acquisti, delle truffe bancarie e quelle del gioco d’azzardo. Tutti fenomeni nei quali – si evince sempre dalla richiesta degli avvocati – “Sono questi i principali casi di risparmio tradito, ma non solo. Persone e aziende spesso cadono vittime di frodi che utilizzano varie tecniche di social engineering, raccogliendo “personalmente” le informazioni necessarie per la truffa o introducendosi nei sistemi informatici per rubarle. Questi crimini sono esempi tipici di come gli hackers possono facilmente giocare sulla psicologia e le percezioni della vittima”.
Ora non resta che aspettare una risposta dall’ufficio del governatore De Luca.

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Foto: fornita da Riccardo Vizzino

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