Gabriella D'Orso Commissario Prefettizio foto de Il Mattino

Intervista al Commissario Prefettizio di Cercola, la dottoressa Gabriella D’Orso, che in merito alla gara per erogare l’assistenza ai bambini disabili dichiara di aver subìto “illegittime e pretestuose richieste che per quanto riguarda questa Amministrazione sono state tradotte in apposita informativa alle Autorità competenti”

«E’ opportuno evidenziare che l’erogazione del servizio di assistenza specialistica è una precisa competenza posta, infatti, dall’attuale normativa in capo agli Enti locali (o forme associate di esse), ex art. 13 comma 3 L. 104/92». Così il Commissario Prefettizio di Cercola, la dottoressa Gabriella D’Orso, in merito al problema che stanno vivendo i bambini disabili di Volla che da tempo riscontrano forti criticità per l’erogazione dei servizi di assistenza materiale e specialistica.

Il comune di Volla è stato ente capofila dell’Ambito N24 che aggrega diversi comuni ed ha il compito di costituire forme e modalità di progettazione, organizzazione e gestione associata dei Servizi Sociali. Poi Cercola è diventato l’ente capofila dell’Ambito N24 ed il sindaco di Cercola è stato sfiduciato dalla maggioranza dei consiglieri comunali che hanno firmato le loro dimissioni dinanzi ad un notaio. Così’ il Prefetto di Napoli ha nominato la dottoressa Gabriella D’Orso Commissario Prefettizio di Cercola con il compito di guidare la città fino alle nuove elezioni che si terranno a Maggio.

Per questo motivo la dottoressa D’Orso si è ritrovata a gestire una problematica che ha radici lontane con i genitori dei bambini disabili che hanno lamentato per molto tempo l’assenza dell’assistenza materiale e specialistica per i loro figli.

«Il Ministero della Pubblica Istruzione ha distinto tre livelli di assistenza: quello didattico, riservato agli insegnanti specializzati per le attività di sostegno; quello educativo, svolto dagli assistenti per l’autonomia e la comunicazione di cui all’articolo 13, comma 3 della Legge 104/1992; infine, quello materiale e igienico, affidato ai collaboratori scolastici in forza dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL – art. 47)» dice il Commissario Prefettizio di Cercola.

E’ necessario aggiungere che ,dal d.lgs n.66 del 13/04/2017, il Servizio di Assistenza Specialistica si configura come prestazione aggiuntiva rispetto all’assistenza didattica (insegnante di sostegno) e all’assistenza materiale (riservata ai collaboratori scolastici).

La competenza in merito all’assistenza materiale

«Alla luce del quadro normativo è evidente come l’assistenza materiale quindi non rientra tra i servizi erogabili dagli Enti Locali con proprie risorse, mentre rimane esclusiva competenza delle istituzioni scolastiche per il tramite del personale loro assegnato. Anche per quanto concerne la figura professionale tramite la quale è garantito il servizio di assistenza specialistica la normativa in vigore è di assoluta chiarezza» dichiara la dottoressa D’Orso.

Premesso, infatti, che l’individuazione della tipologia di servizio e delle ore da erogarsi sono precipue competenze dell’autorità sanitaria (neuropsichiatria infantile) alle cui indicazioni, per quanto di propria responsabilità, gli Enti Locali si devono conformare, l’assistenza specialistica è fornita per il tramite di personale altamente specializzato quali, ad esempio, gli educatori professionali, una figura completamente diversa per requisiti d’accesso e mansioni rispetto agli OSA/OSS.

Viene fatta una gara per l’erogazione dell’assistenza specialistica per 160 “bambini speciali”

«Ciò premesso, nel pieno rispetto di quanto previsto dalla legge, questo Ambito ha definito una procedura di gara per l’erogazione dell’assistenza specialistica per oltre 160 minori sul proprio territorio affidando ad un operatore economico del terzo settore l’erogazione dello stesso, individuando nel capitolato speciale d’appalto le figure professionali richieste (in ossequio alla normativa citata) ossia educatori professionali ed i relativi requisiti professionali» continua il Commissario Prefettizio.

La dottoressa D’Orso chiarisce anche che «successivamente, nell’ottica di garantire la continuità del servizio e la conservazione dei precedenti posti di lavoro (anche senza un preciso obbligo normativo in tal senso), l’impresa affidataria del servizio ha inteso avviare contatti con il precedente gestore (su affidamento del Comune di Volla, quale capofila dell’Ambito nel 2019) affinché si verificasse la tipologia di personale finora allocato nelle scuole».

Stando a quanto dichiarato la vecchia cooperativa non aveva abbastanza educatori professionali

«Agli esiti di questi contatti l’attuale affidataria del servizio ci ha comunicato di aver appreso dal precedente gestore che la quasi totalità dei lavoratori in carico al precedente affidatario non possiede i titoli richiesti per l’assistenza specialistica ex L. 104/92 essendo la quasi totalità OSA/OSS mentre l’unico educatore professionale di cui è stato trasmesso il nominativo avrebbe anche rifiutato il passaggio di cantiere» afferma il Commissario Prefettizio di Cercola.

Va, inoltre, evidenziato come il servizio sia stato regolarmente avviato sin da Febbraio scorso nei comuni di Cercola, Massa di Somma e Pollena da decine di educatori professionali in puntuale adesione a quanto disposto dalle autorità sanitarie. Solo per quanto concerne il Comune di Volla il servizio è stato avviato per tutti gli alunni richiedenti all’inizio di questa settimana «a causa del ritardo nella trasmissione a questi uffici della documentazione necessaria».

La denuncia del Commissario Prefettizio

«Vorrei aggiungere, infine, che questa gara è stata accompagnata in tutto il suo iter procedurale fino all’aggiudicazione e oltre (visto che, a tutt’oggi, continuano le proteste e le polemiche) da illegittime e pretestuose richieste da parte dell’Associazione che ha gestito in precedenza il servizio, che per quanto riguarda questa Amministrazione sono state tradotte in apposita informativa alle Autorità competenti – continua la dottoressa D’Orso.

«Certamente – conclude il Commissario Straordinario di Cercola – dispiace che tali proteste siano state condivise dai familiari dei bambini bisognosi di tale assistenza specialistica, sicuramente mal informati sui diritti dei loro figli privati nel passato di un servizio che avrebbe, se svolto in ossequio a quanto previsto dalla normativa, sicuramente contribuito alla loro crescita e allo sviluppo dei correttivi necessari a contrastare le loro patologie».

Gabriella D'Orso Commissario Prefettizio foto de Il Mattino

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Foto: Il Mattino.it

Le dichiarazioni del Commissario Prefettizio di Cercola

Dottoressa Gabriella D’Orso, Commissario Prefettizio di Cercola

Commissario Prefettizio a Cercola

 

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