Bambini disabili Volla

Assistenza ai bambini disabili. Lettera dei Dirigenti Scolastici di Volla indirizzata ad Impresa Italiana

Ecco di seguito la lettera inviata dai Dirigenti Scolastici alla redazione in merito al problema dell’assistenza materiale e specialistica dei bambini disabili.

“Gentile direttore,

nel ringraziarla per aver prestato attenzione alle Scuole del nostro territorio, siamo lieti di poter dare voce anche agli utenti del nostro servizio pubblico, dei nostri operatori scolastici, docenti e ausiliari, nonché della dirigenza scolastica che si trova ad affrontare questa annosa e vexata quaestio.

L’assistenza specialistica e materiale per il sostegno ai bisogni primari con operatori specializzati, è un diritto che viene garantito ad alunni con disabilità grave, durante l’accertamento effettuato dal servizio di neuropsichiatria infantile della ASL di pertinenza, nella costruzione della diagnosi funzionale e nella stesura del PEI – Piano Educativo Includente – così come stabilito dalla legge 104/’92 e successive integrazioni.

In tali documenti, che vanno a corredo del fascicolo personale dell’allievo, si evidenziano i punti di forza e di debolezza in termini cognitivi, motori, del linguaggio e soprattutto del grado di autonomia, per consentirgli la più ampia possibilità di inclusione, giacché per la scuola dell’obbligo, si troverà ad affrontare già dalla scuola dell’Infanzia, la permanenza nei locali scolastici per 40 ore alla settimana, per 27 (30 o 40) ore alla scuola primaria e per 30 ore alla scuola secondaria di I°.

Da sempre, o almeno da quando abbiamo in carico gli Istituti Comprensivi di Volla, tale servizio di assistenza all’autonomia alla persona è stato garantito dal Comune, così come sancito dalla L. quadro 328/00 all’art. 14 che ad ogni buon conto si riporta. Pertanto, L’Ente Locale procede con Bando pubblico al fine di affidare l’incarico a cooperative corrispondenti ai requisiti richiesti.

E’ bene evidenziare che data la delicatezza e la fragilità dei nostri bambini disabili, anche tutte le figure scolastiche presenti, da prima i docenti di base, i docenti di sostegno ed i collaboratori scolastici, hanno sempre concorso alla cura della bambina e del bambino che necessitano di una attenzione ed una presa in carico adeguata e al tempo stesso amorevole e professionale. Tuttavia, gli operatori specializzati in campo sociale e sanitario qualificati come OSA, OSS, OSSS, ASA, OTA, seguono specifici corsi di formazione ed imparano tecniche adeguate per intervenire, ad esempio con un soggetto non deambulante, iperattivo, autistico, che necessitano di un approccio calibrato e ponderato rispetto alle specifiche esigenze.

Altresì la Scuola può disporre di collaboratori scolastici adeguatamente formati, che per lo sviluppo di carriera a livello orizzontale, raggiungono la così detta “1° posizione ex art.7”, in riferimento all’art.7 del CCNL del 7 dicembre 2005 che la introdusse, per i collaboratori scolastici (area A della tabella C allegata al CCNL 2006/09); tale condizione consiste in aumento stipendiale, dopo aver frequentato con esito favorevole un apposito corso di formazione finalizzato all’assunzione di ulteriori prestazioni e responsabilità.

Tali prestazioni sono qui di seguito elencate a titolo esemplificativo:

•l’assistenza di base e la cura materiale degli alunni disabili;

•il primo soccorso;

•la piccola manutenzione di beni mobili;

•la cura del verde nei locali di stretta pertinenza della scuola.

Dato certo è che il Ministero dell’Istruzione e gli Uffici Scolastici Regionali, non erogano da tempo fondi per nuove formazioni o per specifici aggiornamenti. Infine, il Dirigente Scolastico, può affidare “incarichi specifici” con misurati finanziamenti stabiliti dagli art. 47 e 55 del CCNL comparto scuola 2002/2005.

La finalità di questo nuovo istituto è quella di cogliere e riconoscere attraverso lo strumento della contrattazione di scuola, lo specifico professionale di ogni lavoratore. Gli incarichi specifici si attribuiscono per quei compiti (come recita la lettera b) dell’art. 47 del CCNL 2002/5) “…che nell’ambito dei profili professionali comportano l’assunzione di responsabilità ulteriori, e (…) particolare responsabilità, rischio o disagio, necessari per la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa, come descritto dal piano delle attività”.

Per tali lavoratori non è prevista alcuna formazione ad hoc. Va da sé, che in assenza di formazione, il Dirigente Scolastico predilige le figure femminili per tale incarico, considerata la delicatissima fascia d’età che va dai 3 ai 13 anni d’età, per comprensibili motivazioni ed anche su esplicita richiesta dei genitori degli alunni diversamente abili. In tal senso la disponibilità di personale uomo/donna può risultare dimezzata.

Ecco dunque che l’assenza di tale figure specialistiche/specializzate ricade sull’organizzazione tutta della scuola, oltre che determinare un nocumento per l’alunno già fragile. Tra le quattro scuola vollesi, non ci sono collaboratori scolastici con la prima posizione economica stipendiale art.7, altri sono uomini e quindi affidati ad altre mansioni.

I collaboratori scolastici hanno un orario che non coincide con la totale permanenza a scuola dell’allievo, possono esserci assenza o carenza di personale; altri hanno invalidità parziali, certificate dal medico competente, che non consentono di sollevare pesi consistenti (ad esempio consideriamo un bambino di 12 anni da una sedia a rotelle ad un fasciatoio); infine alcuni lavoratori temono di non saper effettuare correttamente procedure e manovre adeguate, proprio per questi minori che effettivamente hanno bisogno di ricevere attenzioni ed azioni calibrate e competenti.

Per quanto sin qui esposto, ci si interroga circa il perché da parte del Comune di Volla, non si sia proceduto ad una precisa analisi dei bisogni, correlando le necessità degli alunni con le reali disponibilità della scuola e soprattutto perché questo sia avvenuto a febbraio quando già per tutta la durata del primo quadrimestre, il servizio è stato puntualmente garantito.

Ci auguriamo che tutta l’Amministrazione e l’Ambito territoriale di riferimento, possano rivedere tale decisione e soprattutto ricercare nuove consistenze economiche per finanziare un servizio necessario e non procrastinabile.

DI SEGUITO SI RIPORTA l’art. 14, L. 328/00 Art. 14. (Progetti individuali per le persone disabili) 1.Per realizzare la piena integrazione delle persone disabili di cui all’articolo 3 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, nell’ambito della vita familiare e sociale, nonché nei percorsi dell’istruzione scolastica o professionale e del lavoro, i comuni, d’intesa con le aziende unità sanitarie locali, predispongono, su richiesta dell’interessato, un progetto individuale, secondo quanto stabilito al comma 2.

2.Nell’ambito delle risorse disponibili in base ai piani di cui agli articoli 18 e 19, il progetto individuale comprende, oltre alla valutazione diagnostico-funzionale, le prestazioni di cura e di riabilitazione a carico del Servizio sanitario nazionale, i servizi alla persona a cui provvede il comune in forma diretta o accreditata, con particolare riferimento al recupero e all’integrazione sociale, nonché le misure economiche necessarie per il superamento di condizioni di povertà, emarginazione ed esclusione sociale. Nel progetto individuale sono definiti le potenzialità e gli eventuali sostegni per il nucleo familiare.

3.Con decreto del Ministro della sanità, di concerto con il Ministro per la solidarietà sociale, da emanare entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, sono definite, nel rispetto dei principi di tutela della riservatezza previsti dalla normativa vigente, le modalità per indicare nella tessera sanitaria, su richiesta dell’interessato, i dati relativi alle condizioni di non autosufficienza o di dipendenza per facilitare la persona disabile nell’accesso ai servizi ed alle prestazioni sociali”.

Bambini disabili Volla

www.impresaitaliana.info

Foto: Immagini gratuita Pixabay

 

L’assistenza ai bambini disabili è un problema che ancora deve essere risolto al 100% a Volla.

Tutelare i diritti dei bambini disabili è una priorità.

Tutti i bambini, disabili o no, meritano attenzione.

 

 

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